Il re Agamennone di ritorno da Troia viene ucciso dalla moglie Clitennestra (Aleka Katselli): toccherà alla figlia Elettra (Irene Papas) e al fratello Oreste (Giannis Fertis) vendicare il padre. Primo capitolo della trilogia euripidea diretta da Cacoyannis, seguito da Le troiane (1971) e Ifigenia (1977), Elettra rilegge la tragedia applicandola al presente, sfruttandone le doti di universalità e atemporalità. La metafora politica rimane infatti potente, seppur applicata alle difficili vicende familiari di Elettra e Oreste, e dimostra come a ogni azione corrisponda una reazione conseguente, come sia impossibile sfuggire al giudizio di uomini e dèi: facile vedere una riflessione sulla guerra civile greca dei secondi anni Quaranta. Condividendo con Euripide lo stesso spirito di critica sociale mascherata da narrazione epica, Cacoyannis (che dimostra talento, ma il suo film rimane vittima di qualche momento di stanca di troppo) ambienta l'azione tra le rovine di Micene e si affida alla performance vibrante e convincente di Irene Papas. Premio per la miglior trasposizione e Grand Prix tecnico al Festival di Cannes. Nomination all'Oscar come miglior film straniero.