Twisters
Twisters
2024
Paese
Usa
Generi
Azione, Avventura
Durata
122 min.
Formato
Colore
Regista
Lee Isaac Chung
Attori
Daisy Edgar-Jones
Glen Powell
Anthony Ramos
Katy O'Brian
Maura Tierney
Kiernan Shipka
David Corenswet
Daryl McCormack
Sasha Lane
Brandon Perea
Le strade di Kate Cooper (Daisy Edgar-Jones), ex cacciatrice di uragani, e Tyler Owens (Glen Powell), un’affascinante e spericolata superstar dei social media che si diverte a postare le sue avventure a caccia di tempeste, si intrecciano per una missione sensazionale che si rivelerà più pericolosa del previsto.
A quasi trent’anni di distanza dal “piccolo” cult Twister (1996) e in pieno stile contemporaneo basato sul recupero e la rivitalizzazione di un glorioso passato impossibile da imitare ma vantaggioso da sfruttare, Hollywood torna a fare i conti con la furia cieca dei tornado. Seppur con basi narrative già viste, il terrificante spettacolo della Natura fa nuovamente vibrare il grande schermo che diventa una coperta avvolgente in cui immergere il pubblico in un’esperienza sensoriale audiovisiva di grande impatto (non è un caso che la sequenza più eclatante si svolga proprio all’interno di una sala cinematografica). Questo sembra essere l’obiettivo principale di Twisters, che viene centrato in pieno grazie alla regia attenta di un sorprendente Lee Isaac Chung reduce dal ben più intimo Minari (2020). Il plurale del titolo lascia presagire quanto l’idea del doppio sia alla base del progetto (due protagonisti, tornado gemelli, due squadre di ricognizione, etc.), ma è più in generale la gestazione stessa del film a riflettere sulla moltiplicazione e la duplicazione degli elementi. La tecnologia digitale permette di assistere a sequenze più roboanti, ma è proprio l’immaginario statunitense a essere ripercorso da cima a fondo per poi essere, letteralmente, spazzato via. Dai cowboy ai recenti videogames, passando per lo sport di massa e il senso di appartenenza nazionale: tutto viene raggruppato, frullato e stritolato da un’opera tesissima e magnetica, figlia di una società polarizzata in cui la tragedia è ancora fonte di grande spettacolo.
A quasi trent’anni di distanza dal “piccolo” cult Twister (1996) e in pieno stile contemporaneo basato sul recupero e la rivitalizzazione di un glorioso passato impossibile da imitare ma vantaggioso da sfruttare, Hollywood torna a fare i conti con la furia cieca dei tornado. Seppur con basi narrative già viste, il terrificante spettacolo della Natura fa nuovamente vibrare il grande schermo che diventa una coperta avvolgente in cui immergere il pubblico in un’esperienza sensoriale audiovisiva di grande impatto (non è un caso che la sequenza più eclatante si svolga proprio all’interno di una sala cinematografica). Questo sembra essere l’obiettivo principale di Twisters, che viene centrato in pieno grazie alla regia attenta di un sorprendente Lee Isaac Chung reduce dal ben più intimo Minari (2020). Il plurale del titolo lascia presagire quanto l’idea del doppio sia alla base del progetto (due protagonisti, tornado gemelli, due squadre di ricognizione, etc.), ma è più in generale la gestazione stessa del film a riflettere sulla moltiplicazione e la duplicazione degli elementi. La tecnologia digitale permette di assistere a sequenze più roboanti, ma è proprio l’immaginario statunitense a essere ripercorso da cima a fondo per poi essere, letteralmente, spazzato via. Dai cowboy ai recenti videogames, passando per lo sport di massa e il senso di appartenenza nazionale: tutto viene raggruppato, frullato e stritolato da un’opera tesissima e magnetica, figlia di una società polarizzata in cui la tragedia è ancora fonte di grande spettacolo.
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