Scrittore di romanzi gotici di serie B, John Baltimore (Val Kilmer) giunge in un paesino americano per presentare il suo ultimo libro. Qui verrà a contatto con il passato misterioso del luogo, fatto di giovani vampiri (Elle Fanning), sceriffi con ambizioni da romanzieri (Bruce Dern), stragi di bambini e l'incarnazione di Edgar Allan Poe (Ben Chaplin).

Francis Ford Coppola torna all'horror, genere che nella sua filmografia aveva affrontato con Dracula di Bram Stoker (1992) e con Terrore alla tredicesima ora (1963), cercando di dare vita a un'opera a metà tra l'espressionismo visivo e la sperimentazione metacinematografica, con Edgar Allan Poe in persona che aiuta il protagonista a risolvere il caso e scrivere il libro. Il risultato però, questa volta, è un film eccessivamente presuntuoso, poco rilevante e che rischia di lasciare gli spettatori annoiati e indifferenti. Temi risaputi come l'incrocio tra arte e vita, tra realtà e fantasia appaiono sviluppati in modo stanco, superficiale e decisamente poco incisivo. Senza prendersi troppo sul serio, Coppola comunque non riesce a dire niente di nuovo e costruisce un'opera ombelicale, dotata di qualche guizzo visivo ma complessivamente priva di mordente. Anche la sperimentazione con il 3D e il digitale è poco interessante e non porta a risultati particolarmente significativi. L'opera è dedicata alla memoria di Giancarlo Coppola, figlio di Francis morto tragicamente durante le riprese di Giardini di pietra (1987). La voce narrante è di Tom Waits. Da noi inedito.