L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo
Trumbo
2015
Paese
Usa
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
124 min.
Formato
Colore
Regista
Jay Roach
Attori
Bryan Cranston
Michael Stuhlbarg
David Maldonado
John Getz
Diane Lane
Laura Flannery
Helen Mirren
Elle Fanning
John Goodman
Richard Portnow
David James Elliott
Hollywood, anni '40: lo sceneggiatore di successo Dalton Trumbo (Bryan Cranston), iscritto al partito comunista, finisce nel mirino del Congresso e della giornalista Hedda Hopper (Helen Mirren) a causa delle sue simpatie politiche considerate pericolose. Nonostante l'ostracismo di colleghi ed ex amici, Trumbo riuscirà a trovare il modo per continuare a scrivere, sotto pseudonimo, vincendo addirittura due Oscar (per Vacanze romane del 1953 e per La più grande corrida , 1956) senza poterli ritirare.
Adattamento della biografia Trumbo firmata da Bruce Alexander Cook, il film di Jay Roach viaggia con il pilota automatico sui binari della convenzionalità, plasmando il ritratto di un personaggio testardo e febbrilmente determinato nel rivendicare la propria libertà espressiva, inserito però in un contesto storico sostanzialmente edulcorato. Il clima di terrore della caccia alle streghe mossa dal Congresso americano rimane sullo sfondo, tratteggiato in maniera sbrigativa, poco interessante e (soprattutto) poco interessata, dando un po' troppe cose per scontate (il senatore McCarthy, vero e proprio deus ex machina delle liste nere anticomuniste, è sostanzialmente assente e sporadicamente evocato) e sviluppando alcuni spunti narrativi (come il rapporto tra Edward G. Robinson, interpretato da Michael Stuhlbarg, e Trumbo) in modo superficiale. Un biopic, dunque, fin troppo canonico, un compitino scarsamente coraggioso e brillante, risollevato almeno in parte dall'ottima prova di Bryan Cranston (meritamente candidato all'Oscar), ammirevole per come sa evitare di far scadere il suo personaggio nel bozzettismo più deleterio.
Adattamento della biografia Trumbo firmata da Bruce Alexander Cook, il film di Jay Roach viaggia con il pilota automatico sui binari della convenzionalità, plasmando il ritratto di un personaggio testardo e febbrilmente determinato nel rivendicare la propria libertà espressiva, inserito però in un contesto storico sostanzialmente edulcorato. Il clima di terrore della caccia alle streghe mossa dal Congresso americano rimane sullo sfondo, tratteggiato in maniera sbrigativa, poco interessante e (soprattutto) poco interessata, dando un po' troppe cose per scontate (il senatore McCarthy, vero e proprio deus ex machina delle liste nere anticomuniste, è sostanzialmente assente e sporadicamente evocato) e sviluppando alcuni spunti narrativi (come il rapporto tra Edward G. Robinson, interpretato da Michael Stuhlbarg, e Trumbo) in modo superficiale. Un biopic, dunque, fin troppo canonico, un compitino scarsamente coraggioso e brillante, risollevato almeno in parte dall'ottima prova di Bryan Cranston (meritamente candidato all'Oscar), ammirevole per come sa evitare di far scadere il suo personaggio nel bozzettismo più deleterio.
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