Guido Massacesi (Giancarlo Giannini), sposato con figlio, riceve una telefonata in piena notte: suo padre sta morendo. Costretto a intraprendere un viaggio verso il paese natale, il protagonista si farà accompagnare da una giovane e bella americana di nome Anita (Goldie Hawn). La pellicola nasce da un soggetto di Tullio Pinelli, scritto con e per Federico Fellini. Il produttore Alberto Grimaldi ne acquista i diritti e affida la regia a Monicelli. Nasce così una commedia sentimentale giocata sulle differenze culturali tra il bugiardo, passionale e scostante italiano e la bella, libera e intraprendente attricetta statunitense. Ma la sola bellezza della Hawn non basta. Il film è diviso in due parti: nella prima, più frizzante e spensierata, i due personaggi affrontano il viaggio, mentre nella seconda, più drammatica e moralista, Guido è costretto a fare i conti con il proprio passato e con la propria famiglia. Troppo lungo e prolisso, Viaggio con Anita ha il demerito di affidarsi a tutti gli stereotipi del caso. Persino Giannini sembra reinterpretare banalmente il focoso e rude amante di Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974).