Bill (Spencer Tracy) è un vagabondo che un giorno incontra per caso una fanciulla disperata, Lia (Loretta Young). Prova ad aiutarla come può e tra loro nasce una certa attrazione: Bill, però, l'abbandona molto presto, ma la ragazza è incinta e finirà per tornare sui suoi passi. Tratto da un'opera teatrale di Lawrence Hazard, Vicino alle stelle è uno dei titoli più significativi della prolifica carriera di Frank Borzage, una pellicola estremamente coraggiosa pur nella sua semplicità. Il regista decide di avvalersi di uno scheletro melodrammatico piuttosto comune per andare, però, a raccontare le gesta di personaggi estremamente poveri e osteggiati, nel corso della loro vita, dalle non poche lacune che li stritolano, economiche prima che sentimentali. Si respira l'aria della Depressione che colpì il suolo statunitense in quegli anni, ma Borzage usa tale contesto solo come sfondo in cui lasciar muovere i suoi attori (formidabili sia Tracy che la Young), alla ricerca di una salvezza sia per il corpo che per il cuore. Senza scendere a compromessi con la censura (il film venne vietato in molti stati europei e dovette subire diversi rimaneggiamenti per accontentare il Codice Hays da poco entrato in vigore), la pellicola riuscì a scandalizzare il pubblico del tempo mantenendosi sempre in equilibrio tra patetismo, ironia e dolcezza e assumendo un valore paradigmatico, anche e soprattutto in rapporto alla sua epoca.