X-Men: Apocalisse
X-Men: Apocalypse
2016
Paese
Usa
Generi
Azione, Avventura, Fantasy
Durata
130 min.
Formato
Colore
Regista
Bryan Singer
Attori
Sophie Turner
Jennifer Lawrence
Olivia Munn
Oscar Isaac
Michael Fassbender
James McAvoy
Evan Peters
Rose Byrne
Nicholas Hoult
Monique Ganderton
Tye Sheridan
Alexandra Shipp
Kodi Smit-McPhee
Ben Hardy
Hugh Jackman
Risvegliatosi dopo un sonno lungo secoli, il temibile Apocalisse (Oscar Isaac), primo mutante della storia divenuto invincibile grazie a trasferimenti da corpo a corpo e al conseguente accumulo di poteri, decide di purificare e distruggere un mondo ormai alla deriva. Per riuscire nel suo intento, recluta quattro difensori, tra cui Magneto (Michael Fassbender) e Tempesta (Alexandra Shipp); agli X-Men, guidati dal professor Xavier (James McAvoy), l'arduo compito di scongiurare la catastrofe.
La saga cinematografica sui celebri supereroi Marvel giunge al nono capitolo: il veterano Bryan Singer, regista del film capostipite (2000), pare voler cavalcare l'onda del precedente X-Men: Giorni di un futuro passato (2014), pur limando la complessità dello script. Il susseguirsi di vertiginosi salti temporali scompare in favore di una struttura lineare ai limiti del semplicismo: l'usurato incipit in salsa egiziana (aperta metafora inerente alla natura dei mutanti, scissi tra la venerazione ottusa di uomini che li ritengono simili a dei e la cieca persecuzione di coloro che vogliono eliminarli) conduce alla consueta sequela di scontri frontali e alla netta contrapposizione tra Bene e Male, con l'eccezione dello sfumato Magneto. Azione adrenalinica e divertimento assicurato, ma lo scarso approfondimento delle caratterizzazioni (Jean Grey, interpretata da Sophie Turner, appare abbozzata nonostante le alte potenzialità insite nel personaggio), snodi narrativi troppo meccanici e inserti al limite del nonsense, godibili ma ridondanti (Quicksilver protagonista di un ipervelocizzato salvataggio, che, seppur divertente, ricalca pedissequamente una sequenza di Giorni di un futuro passato), alla lunga appaiono indigesti. Impianto visivo ed effetti speciali, comunque, sono efficaci; e gli appassionati non potranno fare a meno di apprezzare interazioni inaspettate: l'incontro tra Jean e Wolverine/Hugh Jackman, impegnato in un gustoso cameo, in primis.
La saga cinematografica sui celebri supereroi Marvel giunge al nono capitolo: il veterano Bryan Singer, regista del film capostipite (2000), pare voler cavalcare l'onda del precedente X-Men: Giorni di un futuro passato (2014), pur limando la complessità dello script. Il susseguirsi di vertiginosi salti temporali scompare in favore di una struttura lineare ai limiti del semplicismo: l'usurato incipit in salsa egiziana (aperta metafora inerente alla natura dei mutanti, scissi tra la venerazione ottusa di uomini che li ritengono simili a dei e la cieca persecuzione di coloro che vogliono eliminarli) conduce alla consueta sequela di scontri frontali e alla netta contrapposizione tra Bene e Male, con l'eccezione dello sfumato Magneto. Azione adrenalinica e divertimento assicurato, ma lo scarso approfondimento delle caratterizzazioni (Jean Grey, interpretata da Sophie Turner, appare abbozzata nonostante le alte potenzialità insite nel personaggio), snodi narrativi troppo meccanici e inserti al limite del nonsense, godibili ma ridondanti (Quicksilver protagonista di un ipervelocizzato salvataggio, che, seppur divertente, ricalca pedissequamente una sequenza di Giorni di un futuro passato), alla lunga appaiono indigesti. Impianto visivo ed effetti speciali, comunque, sono efficaci; e gli appassionati non potranno fare a meno di apprezzare interazioni inaspettate: l'incontro tra Jean e Wolverine/Hugh Jackman, impegnato in un gustoso cameo, in primis.
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