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I 5 migliori film tratti dai romanzi di Agatha Christie

Nata Agatha Mary Clarissa Miller, ma celeberrima come Agatha Christie, la “Signora del giallo” inizia la sua carriera di scrittrice molto presto, quando, mentre lavorava come infermiera durante la Prima guerra mondiale, ebbe l’intuizione per il suo primo romanzo: Poirot a Styles Court. Hercules Poirot e Miss Marple sono infatti i personaggi chiave delle sue opere, investigatore lui, indagatrice lei, protagonisti di moltissime avventure delle quali sono state fatte diverse trasposizioni su grande e piccolo schermo. Suspense, colpi di scena, trame intricate e approfondimento psicologico costituiscono gli elementi chiave di una bibliografia folta e di grande qualità, che ha trovato nel cinema un binomio (non sempre) perfetto.

5) Delitto sotto il sole (1982)

Tratto dal romanzo Corpi al sole (1947). Tocca al regista Guy Hamilton (autore di quattro film della serie di James Bond) riportare sul grande schermo le indagini del detective Hercule Poirot, per la seconda volte interpretato da Peter Ustinov dopo Assassinio sul Nilo (1978) di John Guillermin. Buona la fine scrittura del maestro Anthony Shaffer, che si muove con mestiere tra rivelazioni e colpi di scena, usando gli archetipi del racconto giallo con smaccata disinvoltura grazie anche allo charme di un cast delizioso.

Qui la nostra scheda completa del film.


4) Assassinio sul Nilo (1978)

Dopo Assassinio sull’Orient Express (1974) di Lumet torna al cinema il personaggio di Hercule Poirot, interpretato dall’attore Peter Ustinov. Giallo con sottili venature thriller dalla struttura classica, che segue alla perfezione la logica deduttiva delle indagini tipica della Christie, è una pellicola d’avventura elegante come i personaggi che la popolano, spassosa, divertente e sarcastica al punto giusto. Il trucco sta nell’abbandonarsi agli intrighi a costo di perdere il filo della vicenda, ricca di dettagli e false piste.

Qui la nostra scheda completa del film.


3) Assassinio sull’Orient Express (1974)

Giallo di grande raffinatezza, tratto dall’omonimo capolavoro della Christie e messo in scena da Sidney Lumet con un ritmo e un’abilità invidiabili, che conservano intatto il piacere ludico-intellettuale del romanzo. Una magistrale direzione d’attori, scevra da smanie di protagonismo, enfatizzata da una sceneggiatura (firmata da Paul Dehn) che sfida e coinvolge lo spettatore, presentando tutti gli indizi in gioco per svelare la soluzione dell’enigma in anticipo su colui che indaga. Lumet dimostra di saper superare limiti oggettivi (gli stretti interstizi dei vagoni, non certo adatti per riprese di ampio respiro) e coglie l’occasione per puntare su primi piani indagatori e mistificatori, esaltando al tempo gli interni (corridoi e scompartimenti chiusi) al fine di evocare la suspense.

Qui la nostra scheda completa del film.


2) Dieci piccoli indiani (1945)

Tra le migliori trasposizioni sul grande schermo ispirate alle opere di Agatha Christie: Dieci piccoli indiani è tratto dall’omonimo e celebre romanzo pubblicato nel 1939 e mantiene lo spirito del testo di partenza, valorizzato da quell’umorismo macabro spesso presente nelle pagine della Christie. Attraverso una struttura drammaturgica impeccabile e coinvolgente, René Clair confeziona una delle pellicole più importanti della sua carriera, puntando su un cast in stato di grazia e su una suspense che si fa sempre più palpabile col passare dei minuti. Raffinato ed elegantissimo, il film è illuminato dalla soave fotografia di Lucien N. Andriot, capace di creare un’atmosfera claustrofobica che sfiora anche il soprannaturale.

Qui la nostra scheda completa del film.


1) Testimone d’accusa (1957)

Cineasta poliedrico e personale, Billy Wilder abbandona il registro della commedia sofisticata (evitando il rischio di perdere smalto su un terreno già ampiamente codificato) e porta sullo schermo la pièce teatrale omonima, riprendendo in mano un genere, il giallo, che in passato aveva più volte sfiorato: il risultato è una pietra miliare del legal-thriller contemporaneo. Girato quasi completamente dentro l’aula del tribunale e caratterizzato dalla straripante interpretazione del mattatore Charles Laughton nei panni del panciuto avvocato difensore, Testimone d’accusa è, con ogni probabilità, la miglior trasposizione cinematografica mai fatta da un’opera della Christie, contraddistinta, come tutte le pellicole di Wilder, da un ritmo travolgente, un rigore quasi geometrico nella compilazione della sceneggiatura e un leggerissimo senso dell’umorismo, che infila una serie di lame nell’ipocrisia della morale comune.

Qui la nostra scheda completa del film.

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