Quando scopre di avere un cancro alla colonna vertebrale, Adam (Joseph Gordon-Levitt), supportato dal fedele amico Kyle (Seth Rogen) e dalla madre Diane (Anjelica Huston), inizia ad affrontare la malattia. Tra chemioterapie, la paura del futuro e l'abbandono della sua fidanzata (Bryce Dallas Howard), Adam cade in una sorta di accettazione passiva del tumore, dalla quale uscirà solo grazie all'amore dei suoi cari.

Un film politicamente scorretto e ricco di umorismo nero, almeno sulla carta. Già, perché 50 e 50 promette inizialmente un coraggio narrativo fuori dal comune, ma poi si adagia su una struttura convenzionale, che lascia ben poco spazio all'originalità. Levine tenta forzosamente di trovare un equilibrio tra dramma e commedia, a tratti sembra anche riuscirci ma soltanto sfruttando bassi mezzucci retorici e scelte stilistiche pigre e banali. La sceneggiatura dell'esordiente Will Reiser si fa presto scontata, e non fa eccezione un finale prevedibile e superficiale. Da più parti è stato apprezzato e sopravvalutato, ma si può tranquillamente evitare.