Guerra Fredda. A causa di un ordine sbagliato, dovuto a un errore tecnico, gli Stati Uniti sganciano ordigni nucleari su Mosca. Il Presidente (Richard Dreyfuss) non riesce a fermare l'attacco e, per evitare una nuova guerra mondiale, decide di far bombardare New York City. Stephen Frears ritorna al vecchio amore (la televisione) e confeziona un nuovo adattamento – in presa diretta – del romanzo Fail Safe (1962) di Eugene Burdick e Harvey Wheeler, già trasposto per il grande schermo da Sidney Lumet, nel 1964. Rigorosamente avvolto da un bianco e nero che ne valorizza la lampante cura formale, l'opera di Frears è un'inflessibile riflessione fantapolitica sulle ambigue e imprevedibili derive del potere, e sull'orrore silenzioso di una guerra che è fredda nel nome e nella prossemica. Se nella versione di Frears – a differenza di quella di Lumet – è quasi assente il disturbante senso di allucinatoria paradossalità, il meccanismo della tensione è mantenuto con analoga dedizione. Robusto l'intero – e ricchissimo – cast.