Accompagnata da un giornalista agguerrito, competente e in cerca di nuovi successi editoriali (Steve Coogan), l'anziana Philomena (Judi Dench) parte alla volta degli Stati Uniti, alla ricerca del figlio, partorito molti anni prima dalla donna tra le mura di un convento irlandese, e affidato poco tempo dopo a una famiglia americana.
Grazie al lavoro di un'interprete di razza come Judi Dench (che aveva già diretto in Lady Henderson presenta, nel 2005), Stephen Frears dirige uno dei suoi risultati più complessi e maturi, un'opera intensa, dolce ed egualmente coriacea, affidandosi integralmente a una protagonista lattiginosa e pura, in grado di rappresentare con coerenza e convinzione il dolore di un'esistenza intera. A fare da eco alla strepitosa Dench è chiamato il funzionale e irruente Steve Coogan, anche co-sceneggiatore insieme a Jeff Pope. Lo script è notevolissimo e il film emoziona, riuscendo a far sorridere e a commuovere allo stesso tempo. C'è spazio anche per una (non banale) denuncia ad alcuni tipi di istituzioni cattoliche. Un'opera fondamentale nella carriera del bravo regista inglese.