Inghilterra, XVII secolo. Figlia illegittima di un nobile inglese, Ambra (Linda Darnell) viene cresciuta da una famiglia di contadini. S'innamora di un soldato (Cornel Wilde) da cui avrà un figlio, ma il destino li terrà lontani. Tratto dall'omonimo romanzo di Kathleen Winsor, Ambra è uno dei lungometraggi meno efficaci diretti da Otto Preminger negli anni Quaranta. Il regista austriaco s'impegna per inserire le tematiche che più lo interessano (l'assenza di morale, in primis) e l'apparato visivo è buono, ma abbondano i cliché e non sempre si riesce a intravedere, sotto la patina di un classico melò hollywoodiano del periodo, la verve creativa dell'autore. L'epopea raccontata, ricca di momenti spettacolari, si appoggia sulle solide spalle di una Linda Darnell in parte: il resto del cast, però, non riesce a tenerle testa. Al botteghino non ebbe il successo sperato. Preminger tornerà a realizzare un film simile, l'anno successivo, completando La signora in ermellino, iniziato dal grande Ernst Lubitsch che morì poche settimane dopo l'inizio delle riprese.