Animal House
National Lampoon's Animal House
1978
Paese
Usa
Generi
Commedia, Comico
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
John Landis
Attori
John Belushi
John Vernon
Tom Hulce
Stephen Furst
Kevin Bacon
Donald Sutherland
Tim Matheson
Verna Bloom
Nel 1962, al Faber College, le matricole Kent (Stephen Furst) e Larry (Tom Hulce) desiderano ardentemente iscriversi alla confraternita Omega Theta-Phi, snob e perbenista. Rifiutati senza appello dal gruppo, si rivolgono allora alla anarchica, sgangherata e distruttiva Delta Tau-Chi, che li accoglie a braccia aperte. Tra le due “fratellanze” è lotta senza freni, mentre il rettore Wormer (John Vernon) fa di tutto per espellere dall'università le mele bacate Delta, simboleggiate dal campione totale di nullafacenza e ribellione sociale Bluto Blutarsky (John Belushi).
«Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare»: al suo terzo lungometraggio, il 28enne John Landis fa il botto dando vita al filone dei college movies (da La rivincita dei nerds, 1984, ad American Pie, 1999, passando per Porky's, 1982), scoprendo il clamoroso talento del semi-esordiente, cinematograficamente parlando, John Belushi e contribuendo di fatto a svecchiare gli stili dell'intrattenimento. Prima e meglio del cinema demenziale riconosciuto come genere c'è Animal House, una miscela esplosiva di goliardia e catastrofi all'insegna del totale ribaltamento dell'ordine precostituito: l'unico modo per sabotare la massona e fascista confraternita Omega è affidarsi al delirio, all'ingegno sconclusionato, al diritto al divertimento. Culto generazionale totale, zeppo di scene da mandare a memoria, tra cui il toga party, la riunione del comitato disciplinare e la parata finale. Scritto da Douglas Kenney, Chris Miller e Harold Ramis (Ricomincio da capo, 1993, Terapia e pallottole, 1999) e prodotto da Matty Simmons con Ivan “Ghostbusters” Reitman. Landis proseguirà il pur breve sodalizio con Belushi (corpo comico e mimica facciale inimitabili) con The Blues Brothers (1980).
«Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare»: al suo terzo lungometraggio, il 28enne John Landis fa il botto dando vita al filone dei college movies (da La rivincita dei nerds, 1984, ad American Pie, 1999, passando per Porky's, 1982), scoprendo il clamoroso talento del semi-esordiente, cinematograficamente parlando, John Belushi e contribuendo di fatto a svecchiare gli stili dell'intrattenimento. Prima e meglio del cinema demenziale riconosciuto come genere c'è Animal House, una miscela esplosiva di goliardia e catastrofi all'insegna del totale ribaltamento dell'ordine precostituito: l'unico modo per sabotare la massona e fascista confraternita Omega è affidarsi al delirio, all'ingegno sconclusionato, al diritto al divertimento. Culto generazionale totale, zeppo di scene da mandare a memoria, tra cui il toga party, la riunione del comitato disciplinare e la parata finale. Scritto da Douglas Kenney, Chris Miller e Harold Ramis (Ricomincio da capo, 1993, Terapia e pallottole, 1999) e prodotto da Matty Simmons con Ivan “Ghostbusters” Reitman. Landis proseguirà il pur breve sodalizio con Belushi (corpo comico e mimica facciale inimitabili) con The Blues Brothers (1980).
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