Cesar (Eduardo Noriega) è il giovane erede di una catena di ristorazione: è ricco, amato dalle donne e tiene in maniera ossessiva alla sua immagine. Nel giorno del suo venticinquesimo compleanno, s'invaghisce di Sofia (Penélope Cruz), ragazza affascinante appena conosciuta. Cesar, però, ha già una fidanzata (Najwa Nimri) che non tarderà a vendicarsi: alla guida di un'auto, si getta in un precipizio con lui come passeggero. La ragazza muore, mentre l'uomo resta tremendamente sfigurato. Secondo lungometraggio del cileno Alejandro Amenábar, Apri gli occhi è un melodramma onirico, che alterna registri sentimentali e fantascientifici. È proprio la mescolanza di generi una delle cause di una narrazione spesso sopra le righe, incapace di gestire al meglio i tanti spunti interessanti del (notevole) soggetto di partenza. Il fascino, però, di certo non gli manca: Amenábar riesce a spiazzare il pubblico giocando con l'inconscio del personaggio e ribaltando continuamente le certezze dello spettatore. L'andamento drammaturgico è coinvolgente, a tratti magnetico, seppur manchi una certa coerenza tra le parti che lo compongono. Un paio di cadute, ma comunque tanti guizzi in una pellicola che non si dimentica facilmente. Penélope Cruz interpreterà lo stesso ruolo anche nel remake hollywoodiano del 2001 firmato da Cameron Crowe, Vanilla Sky, con Tom Cruise e Cameron Diaz.