Attenzione alla puttana santa
Warnung vor einer heiligen Nutte
1971
Paese
Rft
Generi
Commedia, Drammatico, Grottesco
Durata
103 min.
Formato
Colore
Regista
Rainer Werner Fassbinder
Attori
Eddie Constantine
Hanna Schygulla
Lou Castel
Ingrid Caven
Rainer Werner Fassbinder
Margarethe von Trotta

In uno sperduto hotel sul mare che pare isolato da tutto, i vari membri di una troupe cinematografica, subissati da mille traversie, anche produttive, coesistono nei modi più diversi in quella che sembra una gabbia di matti.

È il film più metacinematografico di Fassbinder. L'incontenibile regista tedesco si confronta con la propria umorale versione di 8 ½ (1963) di Fellini, partendo dagli eventi reali che investirono la lavorazione di Whity (1970) e che ad essa si sovrapposero: una molteplicità di "fuori di testa", caotica e non inquadrabile, forse più vicina a Effetto notte (1973) di Truffaut. Il film infatti non esisterebbe al di fuori del suo apparato da ronda bizzarra e insana, al di fuori delle strizzate d'occhio continue e del maledettismo allucinato e impazzito che Fassbinder cuce addosso al protagonista Jeff, furibondo e insopportabile, nonché suo alter ego con giubbotto di pelle e facile predisposizione a urlare contro la sua scalcagnata e randagia banda. Un tono pazzoide che per il film è peculiarità ma anche limite ricorrente. In Attenzione alla puttana santa, la sacra sgualdrina è proprio la macchina da presa, presenza divina sul set ma allo stesso tempo implacabile e spietata nel contaminare lascivamente con la finzione ciò che è reale. È un film sulla crudeltà del fare cinema, ma anche sulla quotidianità del set come voracità, perversione, passione malata e irrinunciabile. Di fatto segna il passaggio del regista alla grande stagione del suo cinema, quello prepotentemente consapevole dei propri mezzi, tra attori diretti con sapienza magistrale e movimenti di macchina capaci di incantare con una bellezza voluttuosa ma sempre discreta (come ha evidenziato, tra gli altri, uno dei massimi esperti italiani di Fassbinder, Davide Ferrario).

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