Close-up
Nema-ye Nazdik
1990
Paese
Iran
Genere
Drammatico
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Abbas Kiarostami
Attori
Mohsen Makhmalbaf
Hossain Sabzian
Abolfazl Ahankhah
Il giovane Hossain (Hossain Sabzian), grande ammiratore del regista Mohsen Makhmalbaf, si spaccia per lui e coinvolge una famiglia in alcune prove per un fantomatico film in preparazione. Un reporter è sulle sue tracce e lo porta in tribunale per costringerlo a rispondere della sua condotta. Prendendo le mosse da un singolare episodio realmente accaduto, Kiarostami costruisce uno dei suoi film più brillanti, in cui i piani della realtà e della finzione si sovrappongono in un sorprendente caleidoscopio metacinematografico. La storia del ragazzo di umili condizioni che si finge Makhmalbaf era realmente accaduta, suscitando l'interesse di un regista come Kiarostami sempre attento nel cogliere l'influenza del cinema nel tessuto sociale del suo paese. Il regista scelse quindi di far reinterpretare davanti alla macchina da presa quella storia dai suoi reali protagonisti, facendo a meno di attori professionisti per tutti i ruoli principali. Quella che vediamo, quindi, è la “copia conforme” della realtà, una sorta di terza dimensione estranea tanto al documentario in senso stretto quanto alla finzione. Su questo presupposto teorico si innesta una eccellente costruzione narrativa che, come in Rashomon (1950) di Kurosawa, torna più volte sullo stesso evento per mostrarlo da punti di vista differenti. La riflessione su realtà e finzione culmina nel toccante incontro finale tra il falso Makhmalbaf e il vero Makhmalbaf, durante una memorabile corsa in motocicletta che può considerarsi uno dei punti più alti nell'intera filmografia del maestro iraniano.
Maximal Interjector
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