Compiti a casa
Mashgh-e Shab
1989
Paese
Iran
Genere
Documentario
Durata
86 min.
Formato
Colore
Regista
Abbas Kiarostami
Al termine di una giornata scolastica, il regista interroga alcuni alunni delle scuole elementari sui compiti a casa che gli sono stati assegnati. Le interviste filmate rivelano alcune specifiche carenze del sistema educativo iraniano. Definita dallo stesso Kiarostami un'indagine visuale sull'efficienza del sistema scolastico iraniano, Compiti a casa è un esempio di cinema documentario di cristallina purezza e onestà intellettuale. Spogliando il linguaggio del film di ogni elemento superfluo, il regista abbassa la macchina da presa all'altezza dei suoi piccoli interlocutori, per coglierne anche il più fugace istante di spontaneità. Le domande poste dal regista e le risposte dei bambini delineano i contorni di un assetto educativo, caratteristico dell'Iran khomeinista, in cui sono totalmente assenti i concetti di premio e di ricompensa. Dominante sembra invece il sentore della paura, generato nei bambini da genitori e maestri non estranei all'uso della violenza: emblematico a riguardo è il pianto davanti alla macchina da presa del ragazzino che crede di stare per ricevere una punizione. Seppur a tratti un po' didascalico e ridondante, è un film funzionale e riuscito, di cui il regista può essere tranquillamente fiero. In rispettoso ascolto davanti ai protagonisti della sua inchiesta, Kiarostami prova anche a stimolare in loro una reazione contro la durezza dei metodi a cui sono abituati. Il suo amore per l'infanzia è autentico, e, oltre che nel precedente Dov'è la casa del mio amico? (1987), troverà espressione in numerose altre opere della sua carriera.
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