San Francisco, 1849. Fascinosa bionda newyorkese, Swan (Miriam Hopkins) sbarca a San Francisco in cerca di fortuna. Farà innamorare il boss del gioco d'azzardo della città, il malvagio Louis Chamalis (Edward G. Robinson), che la assumerà nel suo Casinò. Ma la giovane ragazza perderà la testa per un cliente del locale, Jim Carmichael (Joel McCrea), minatore con ambizioni da poeta. Scritto da Ben Hecht e Charles MacArthur, due tra i maggiori sceneggiatori dell'Hollywood classica, il film è noto per essere il primo western di Howard Hawks. In realtà, è un'opera abbastanza convenzionale e in linea con le produzioni precedenti del regista, con il triangolo amoroso a fare da architrave di un racconto drammatico-avventuroso, dove il contesto (in questo caso la febbre dell'oro californiana) travolge i protagonisti; la differenza rispetto alle prime opere di Hawks, invece, sta tutta nell'affascinante ambientazione ottocentesca, con una brulicante e nebbiosa San Francisco abitata da pionieri, cercatori d'oro, criminali e giocatori d'azzardo. Grande prova di Edward G. Robinson, nei panni dello spietato ma fascinoso Louis Chamalis, che aveva già lavorato con Hawks nel precedente Le tigri del pacifico (1932). William Wyler co-regista non accreditato. A sorpresa, fu uno dei film che l'autore americano disprezzò di più della sua filmografia, come confessò a Bogdanovich in una lunga intervista.