Il fuochista Bill Roberts (George Bancroft), in libera uscita nel porto di New York, salva la prostituta Mae (Betty Compson) da un tentativo di suicidio. Bill, in preda ai fumi dell'alcool, decide di sposarla e dà vita a una bizzarra cerimonia nuziale. Il giorno seguente Bill è intenzionato a lasciare la ragazza e ripartire per il mare. Ma gli eventi prenderanno una piega insospettata e porteranno i due improbabili sposi a scoprire un profondo sentimento che li lega. Ultimo film muto firmato da Josef von Sternberg. Un melodramma malinconico e struggente cadenzato da contrapposti che generano tensione narrativa e emotiva: il contrasto tra la brutalità di Bill e la fragilità di Mae, quello tra la notte (momento di stordimento e ubriacatura sensoriale) e il giorno (momento di riacquisita consapevolezza), tra desideri e disillusioni, tra egoismo e cinismo scalzati da spirito di sacrificio e dall'improvvisa riscoperta di una fiducia nel genere umano. La poetica dell'irrealtà vonsternberghiana tocca in questa circostanza notevoli livelli di stilizzazione e di ricerca formale, ma il tutto non è mai gratuito ma al contrario funzionale nella costruzione di una fiaba moderna in cui il lirismo delle immagini e la purezza dei sentimenti riescono ancora ad avere la meglio nei confronti di un mondo oscuro (non a caso spesso illuminato in penombra), volgare, eccessivo e crudele. Bill e Mae sono quindi più delle figure esemplari che dei personaggi a tutto tondo (sono, infatti, sostanzialmente privi di un passato), icone dal carattere universale e individui soli destinati a condividere la loro inadeguatezza verso un universo da cui si sentono esclusi. Straordinaria la prova dei due protagonisti George Bancroft e Betty Compson.