I dannati di Varsavia
Kanal
1957
Paese
Polonia
Generi
Guerra, Drammatico
Durata
91 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Andrzej Wajda
Attori
Teresa Izewska
Tadeusz Janczar
Wienczyslaw Glinski
Tadeusz Gwiazdowski
Stanislaw Mikulski
Emil Karewicz
Vladek Sheybal
Teresa Berezowska
Zofia Lindorf
Janina Jablonowska
1944: l'insurrezione di Varsavia è ormai vicina alla conclusione. La rivolta della resistenza polacca per liberare la città dai tedeschi prima dell'arrivo dell'Armata Rossa dura da cinquantasei giorni, senza che i russi intervengano in aiuto. Uno sparuto reparto dell'esercito resistente, prossimo alla resa, è obbligato a una difficoltosa ritirata attraverso le fogne: la marcia nella melma e nel labirinto dei canali sotterranei metterà a dura prova i soldati ormai allo stremo. La guerra è un'esperienza metafisica per Andrzej Wajda, giovanissimo combattente durante la Seconda guerra mondiale, conflitto apertosi proprio con la spartizione e l'occupazione della Polonia. Un episodio ristretto e terminale, con un gruppo sparuto e già sconfitto di combattenti in ritirata (giovani e vecchi, uomini e donne, innamorati e feriti, intellettuali e codardi), che si carica via via di risonanze simboliche e diventa fisicamente discesa agli inferi, autodistruzione, delirio e offesa della Storia: agli eroi di Varsavia, neanche la “bella morte” è concessa. Quasi assenti i nazisti: ci sono soltanto i loro proiettili a incalzare l'esercito di un popolo abbandonato (lo scandalo dell'Insurrezione, l'Armata Rossa ferma a guardare il massacro dall'altra parte del fiume). A Wajda interessa principalmente l'essere umano come vittima e, così, i suoi lunghi piani-sequenza (più di cinque minuti quello iniziale, che accompagna la presentazione quasi da cinegiornale dei protagonisti) lasciano spazio a primi piani stravolti, mentre l'orrore della condizione in cui riversano i personaggi diventa insostenibile. Un film che non è certo privo di qualche eccesso melodrammatico, ma che ha una potenza visiva e narrativa indubbia e resistente al tempo. Onesto e necessario. Presentato in concorso al Festival di Cannes, dove vinse il Premio Speciale della Giuria.
Maximal Interjector
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