Danton
Danton
1983
Paesi
Francia, Polonia
Generi
Storico, Biografico
Durata
136 min.
Formato
Colore
Regista
Andrzej Wajda
Attori
Gérard Depardieu
Wojciech Pszoniak
Anne Alvaro
Roland Blanche
Patrice Chéreau
Emmanuelle Debever
Krzysztof Globisz
Ronald Guttman
Gérard Hardy
Tadeusz Huk
Stéphane Jobert
Primavera 1794. Danton (Gérard Depardieu) torna a Parigi mentre il confronto tra la Convenzione, a lui favorevole, e il Comitato di sicurezza nazionale, in mano a Robespierre (Wojciech Pszoniak), giunge al punto di rottura. Robespierre sa che il popolo è dalla parte di Danton, ma non vuole lasciare che le istanze democratiche e contrarie al Terrore oscurino il suo potere e la sua idea di Rivoluzione. Il confronto degenererà inesorabile. Per Andrzej Wajda la Rivoluzione è una congiura di palazzo. Attento da sempre all'individuo di fronte alla Storia, tratteggia un ritratto di Danton (uno dei figli prediletti della Rivoluzione francese, e in quanto tale da essa stessa divorato) privo di epos, che si trasforma in un confronto tra idee. La fastosa ricostruzione si concentra quindi sugli arredi, i costumi e gli interni: è un film da camera, per quanto ariosa e affollata, più che da piazza. Danton e Robespierre sono due uomini che ambiscono alla sovrapposizione tra la loro persona e l'idea di Popolo e di Stato, in maniera opposta; ma il popolo, in questo film, non c'è, è massa informe e volubile, ama Danton ma non lo può salvare, così come i suoi compagni fanno presto a tradirlo e a ritrattare al cospetto dell'ombra della ghigliottina. La statura eroica di Danton è quindi affidata alla fisicità di Depardieu e a robuste tirate retoriche, contrapposte alla sinistra, sofferta e raggelata maschera del Robespierre di Pszoniak, personaggio forse più interessante ma che resta enigmatico per lo spettatore. La voce tonante di Danton, simbolicamente, diventa roca e si affievolisce mentre il suo destino si compie: il risultato interessante e incisivo, ma decisamente impegnativo e prolisso. Musiche di Jean Prodromidès; tra i produttori figura Renzo Rossellini.
Maximal Interjector
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