Il giovane scultore Charles Van Horn (Anthony Perkins), dopo una serie di amnesie, invita il suo ex professore Paul Regis (Michel Piccoli) nella maestosa tenuta del padre Theo (Orson Welles). Qui Paul scoprirà i vizi eccentrici della famiglia, tra cui la relazione segreta tra Charles e la matrigna Hélène (Marlène Jobert). Primo film in lingua inglese per Chabrol, il quale tenta di avvicinarsi più che mai al maestro dichiarato Hitchcock, complice la presenza di Anthony Perkins nei panni di un figlio ossessionato edipicamente dalla figura mitica del genitore onnipotente (interpretato dal titanico Orson Welles). Tratto dal romanzo giallo omonimo di Ellery Queen, da cui però scompare completamente il personaggio dell'investigatore, sostituito con il professore interpretato da Piccoli, Dieci incredibili giorni riesce soltanto a sfiorare il tocco del monumentale genio del brivido tramite atmosfere morbose e visionarie, ma la regia convulsa, non osa e si blocca nello sguardo immobile e statuario del potere macbethiano esercitato dalla presenza massiccia di Welles. Un thriller dai risvolti solenni e biblici sulla famiglia borghese, corrosa dall'incesto e dalla morte tra le (gotiche) mura domestiche: nonostante le premesse, rimane uno Chabrol minore e privo di mordente.