Inghilterra, XIX secolo. La giovane Emma (Gwyneth Paltrow) impiega il suo tempo a combinare matrimoni altrui. Tutto fila liscio fino a quando il promesso sposo (Alan Cumming) di una sua amica (Toni Collette) le dichiara il suo amore. Sistemerà tutto sposando un amico di famiglia (Jeremy Northam) di cui è innamorata. Petulante, laccata – ma in parte godibile – riduzione cinematografica del classico di Jane Austen pubblicato per la prima volta nel 1815. Ci sono, manco a dirlo, tutti i crismi immaginabili per un film in costume di livello medio-basso. Si segnalano una discreta confezione e una Gwyneth Paltrow leziosa e in parte. Tutto il resto è convenzione pura, a partire dall'anonima regia di McGrath (anche sceneggiatore) per arrivare al manierismo affettato dello script, cui si aggiunge una durata eccessiva. Un prodotto british per palati (soprattutto americani) non troppo raffinati. Oscar alle musiche di Rachel Portman.