Vent'anni nella vita della famiglia Gibbon. Le esistenze di Frank (Robert Newton) ed Ethel (Celia Johnson), e dei loro figli Queenie (Kay Walsh), Reg (John Blythe) e Vi (Eileen Erskine), procedono tra momenti felici, amori e lutti. Sullo sfondo, la fine della Prima guerra mondiale, i movimenti socialisti, la morte del re, l'ascesa del fascismo in Inghilterra, l'inizio di un nuovo conflitto. Ispirandosi alla pièce teatrale Questo piccolo mondo del sodale Noël Coward, alla sua opera seconda David Lean imbastisce un delizioso affresco della società britannica a cavallo tra le due guerre, attraverso i sogni e i drammi di un nucleo piccolo-borghese. Nella sua rassicurante e nostalgica esaltazione dei valori familiari e nazionali, è un'opera esemplare per come riesce a fondere commedia e tragedia, ottimismo e malinconia, in una messa in scena più vera del vero. Il momento in cui i due coniugi protagonisti apprendono fuori campo la morte del figlio, con la macchina da presa che si sofferma per alcuni dolorosi secondi sulla stanza vuota, è da antologia.