Sicilia, 1922, poco prima della marcia su Roma. Una bella vedova (Sophia Loren) si pone al centro di un curioso triangolo amoroso ai cui vertici ci sono un avvocato (Marcello Mastroianni) e un contrabbandiere (Giancarlo Giannini). La doppia relazione, però, ha le gambe corte, anche a causa degli avvenimenti politici che stanno per colpire l'Italia.

Lina Wertmüller unisce respiro storico-politico e melodramma d'altri tempi in questo caotico guazzabuglio, poco coeso tra le parti e spesso raffazzonato nella messinscena. Perennemente sopra le righe, la regista non riesce a dare il giusto peso psicologico ai personaggi e si limita a dare vita a stereotipate macchiette inadeguate a un prodotto che si vorrebbe dignitoso. Anche il cast naufraga insieme alla pellicola.