Pasqualino Settebellezze
1975
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Grottesco
Durata
115 min.
Formato
Colore
Regista
Lina Wertmüller
Attori
Giancarlo Giannini
Shirley Stoler
Fernando Rey
Elena Fiore
Piero Di Iorio
Enzo Vitale
Francesca Marciano
Il guappo napoletano Pasqualino Frafuso detto Settebellezze (Giancarlo Giannini), unico figlio maschio in una famiglia matriarcale, commette un delitto d'onore allo scopo di difendere la sorella Concettina (Elena Fiore). Condannato per infermità mentale, finisce in manicomio, da cui fugge per partecipare alla Seconda guerra mondiale ed essere catturato dai tedeschi. L'istinto di sopravvivenza lo condurrà alla rovina morale.

«Quello che è stato è stato, tu sei vivo!». Opera fondamentale nella filmografia di Lina Wertmüller, che scrive e dirige un dramma dalle venature grottesche (meno amplificate rispetto allo stile abituale) al fine di tratteggiare un viaggio esistenziale attraverso la spregiudicata volontà di sopravvivenza da parte del protagonista (simbolo desolato e desolante della mediocrità nazionale), inserendolo in una delle epoche più oscure della nostra storia. Disturbante nel mettere in scena uno spietato individualismo, a fronte del quale ogni cosa è sacrificabile (Settebellezze che, divenuto kapò nel campo di concentramento, sceglie di mandare a morte un suo caro amico), e scevra da eccessi caricaturali, la pellicola offre un ritratto al vetriolo sui meccanismi del Potere e sulla disumanizzazione ormai imperante. Un inizio stentato e qualche lungaggine di troppo minano il risultato finale, ma la sequenza conclusiva, che racchiude nello sguardo perso di Pasqualino tutto il dolore e l'amarezza, non si dimentica facilmente. Straordinaria interpretazione di Giancarlo Giannini; Fernando Rey è l'anarchico Pedro. Colonna sonora di Enzo Jannacci, fotografia di Tonino Delli Colli. Candidato a quattro premi Oscar: miglior film straniero, regia, attore protagonista, sceneggiatura originale.
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