In un piccolo paese della Louisiana, sei donne di età ed estrazione differenti (Sally Field, Solly Parton, Shirley MacLane, Daryl Hannah, Olympia Dukakis e Julia Roberts) si ritrovano spesso in un salone di bellezza. Qui potranno confrontarsi su svariati episodi e spettegolare sugli scoop della loro città.
Tratto da una commedia teatrale di Robert Harling, Fiori d'acciaio soffre pesantemente della sua struttura poco frizzante e dinamica, finendo ben presto per annoiare lo spettatore e deludere le premesse stimolanti dettate dalla bravura delle protagoniste e da un intreccio sulla carta leggero e ironico. Il film infatti non solo prende strade sempre più drammatiche, senza essere in grado di permettere allo spettatore di orientarsi al suo interno, ma non convince appieno nemmeno nella sua componente più comica e irriverente. Le sei attrici fanno di tutto per salvare le sorti della pellicola e portare avanti la baracca da sole, ma la loro credibilità è ostacolata da dialoghi poco fluidi e ancor meno spontanei, che non restituiscono uno spaccato sincero e genuino e si limitano a produrre inutili svirgolate e arzigogoli.