Massachusetts, 1953: Katherine Ann Watson (Julia Roberts) è un'insegnante di storia dell'arte che riesce a ottenere una cattedra al prestigioso college femminile di Wellesley. Qui dovrà confrontarsi con la morale conservatrice dei membri del corpo docenti e di molte delle studentesse.

Un film tutto al femminile, dal taglio obsoleto e vittima di una retorica trita e ritrita, totalmente lontano dalle suggestioni di una pellicola come L'attimo fuggente (1989) di Peter Weir, a cui sembra rifarsi pesantemente. Julia Roberts è alla guida di una comitiva di battagliere future star di Hollywood (Kirsten Dunst, Julia Stiles, Maggie Gyllenhaal, Ginnifer Goodwin), smaniose di superarsi l'un l'altra nel tentativo di seguire le orme della propria condottiera dal sorriso smagliante. Tanti buoni propositi ma poca concretezza per una pellicola che si fa portavoce di un femminismo stantio, poco realista e anacronistico. La lunga durata, inoltre, non aiuta a far appassionare lo spettatore a una storia che ha ben poco di interessante.