L'intelligence britannica invia a Berlino l'agente Harry Palmer (Michael Caine) per aiutare il colonnello Stok, agente del KGB, a disertare. Per raggiungere la parte Ovest della città, Stok si finge morto in una bara che attraverserà la città, ma qualcosa andrà storto. Secondo film con protagonista l'agente segreto Harry Palmer nato dalla penna di Len Deighton e nuovamente interpretato da Michael Caine dopo Ipcress (1965). A dirigere Guy Hamilton, artigiano esperto delle pellicole di spionaggio che ha dimostrato il proprio talento dirigendo quattro film sella serie di James Bond, tra cui il bellissimo Agente 007 – Missione Goldfinger (1964). Il clima di malinconica disillusione è agli antipodi rispetto a quello gigione e ironico di 007, e la vicenda non è che una classica spy-story ambientata durante la Guerra fredda nel contesto della Germania divisa dal muro di Berlino. Doppi giochi, inganni e colpi di scena sono il motore di una pellicola di discreta fattura ma dalla scarsa tensione, poco originale nella scrittura. Grandissimo Caine.