Hanna (Saoirse Ronan) è un'adolescente orfana di madre che il padre Erik (Eric Bana) ha allevato come fosse un soldato. Abile nella caccia e nell'uso delle armi, vorrebbe però vivere una esistenza simile a quella dei suoi coetanei: a impedirglielo sarà l'interesse della spietata mercenaria Marissa (Cate Blanchett), che si metterà sulle sue tracce.

Saoirse Ronan e Joe Wright si riuniscono dopo Espiazione (2007), ma con risultati più infelici. Hanna è un thrillerino dallo spessore psicologico eccessivamente ricercato, che si arena con facilità a causa di una sceneggiatura improbabile (Seth Lochhead e David Farr), di un personaggio centrale poco accattivante e sfocato nonostante le interessanti premesse, e di un cast di attori poco in forma (la Ronan, incapace di reggere il peso dell'intero film) o ridicolmente sopra le righe (Cate Blanchett). La regia, inoltre, sguazza in un formalismo fine a se stesso che non aggiunge davvero nulla al copione.