Lola Montès
Lola Montès
1955
Paesi
Francia, Rft
Generi
Drammatico, Biografico
Durata
116 min.
Formato
Colore
Regista
Max Ophüls
Attori
Martine Carol
Peter Ustinov
Anton Walbrook
Oskar Werner
Femme fatale capace di stregare i potenti di mezza Europa, Lola Montès (Martine Carol), dopo essere precipitata in disgrazia, è la principale attrazione in un circo. Lo spettacolo, presentato da un bizzarro imbonitore (Peter Ustinov) ne rievoca ascese e cadute, fino alla fine del suo amore con il Re Ludwig I di Baviera (Anton Walbrook).
Ultima regia per Max Ophüls, tratta dal romanzo La vie extraordinaire de Lola Montès di Cécil Saint-Laurent, è il primo e unico film girato a colori e in formato panoramico dal grande autore tedesco. Molto significative sono queste due novità introdotte nello stile del regista, da sempre attento alla cura formale in ogni suo dettaglio. In particolare l'ampliamento in larghezza del fotogramma offre a Ophüls l'opportunità di creare coreografie ancora più articolate, in cui il movimento, tratto distintivo del suo taglio registico, è più spesso affidato agli elementi interni all'inquadratura che alla macchina da presa. Sul motivo del circo, a lui molto caro, si costruisce la cornice narrativa del film, una rappresentazione nella rappresentazione, simile a quella che ruota intorno alla giostra de La ronde (1950). Protagonista dello spettacolo, al centro della scena e di un dolorosissimo incrociarsi di ricordi, c'è una donna, ennesima eroina ophülsiana crocifissa dal potere degli uomini. Il risultato è un testamento di sconvolgente bellezza, emozionante dal primo all'ultimo minuto e di enorme spessore formale. Secondo quanto confidato a Truffaut, sublime ammiratore del film, Ophüls riportò nella sua ultima opera tutto ciò che di torbido c'era nei giornali di quel tempo: divorzi hollywoodiani, il tentativo di suicidio di Judy Garland, l'avventura di Rita Hayworth, i circhi americani a tre piste, l'avvento del CinemaScope e del cinerama, il dilagare della pubblicità, le iperboli della vita moderna. Girato in tre versioni, francese, tedesca e inglese, fu presentato a Parigi nella originale versione francese (di 140 minuti) nel Dicembre del 1955. Dopo una deludente accoglienza da parte del pubblico, fu sottoposto a una prima serie di tagli e interventi di doppiaggio. In anni successivi altre versioni ulteriormente accorciate senza l'approvazione del regista furono distribuite in Europa e in America. Fotografia di Christian Matras, musiche di Georges Auric.
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