Quando la città di Rose Creek si ritrova sotto il tallone di ferro del magnate Bartholomew Bogue (Peter Sarsgaard), i cittadini disperati e capeggiati da Emma Cullen (Haley Bennett) cercano protezione presso sette fuorilegge, tra cui cacciatori di taglie, giocatori d’azzardo e sicari: la battaglia non tarderà ad arrivare.
Remake dell'omonimo western del 1960 diretto da John Sturges, I magnifici 7 è un blockbuster realizzato esclusivamente per divertire lo spettatore senza avere la minima intenzione di lasciare il segno sul versante cinematografico. Tra battaglie concitate, esplosioni, corse a cavallo e duelli, il film non reinterpreta malinconicamente un genere in declino per rileggerlo in chiave contemporanea, ma ricalca il respiro dell'epoca passata adeguandosi semplicemente alla tecnologia e al gusto odierni. Antoine Fuqua chiama a raccolta un cast di tutto rispetto, limitandosi a dare corpo a stereotipi più che a personaggi, e non riesce a spronare a dovere gli interpreti che finiscono per apparire svogliati e fuori parte (Denzel Washington in primis). Nonostante qualche orpello stilistico di troppo e un netto calo di ritmo nella parte centrale, comunque, l'operazione è priva di difetti evidenti così come di picchi incalzanti e memorabili, scorrendo fin troppo liscia per tutta l'eccessiva durata, tanto da lasciarsi dimenticare facilmente al termine della visione. Scelto come film d'apertura del Festival di Toronto 2016.