L'agente Jake Hoyt (Ethan Hawke), intenzionato a far parte della squadra antidroga di Los Angeles, viene sottoposto a un giorno di addestramento dall'esperto detective Alonzo Harris (Denzel Washington). Hoyt, ligio al regolamento, biasima i metodi non sempre ortodossi del mentore e presto si troverà a contatto con una realtà molto lontana rispetto a ciò che aveva immaginato. 

Pellicola che è valsa la tanto agognata statuetta come miglior attore protagonista a Denzel Washington, Training Day è un'opera decisa e dinamica ma, a conti fatti, ben più lineare di come vorrebbe dare a vedere. Furbo nello sfruttare a dovere musiche (gli amanti del genere hip-hop apprezzeranno considerevolmente la colonna sonora), costumi e plastici atteggiamenti cool, il film abbaglia lo spettatore e lo distrae da una vicenda tutto sommato didascalica che, a dispetto delle apparenze, non offre nulla di nuovo riguardo alla vita di strada. In ogni caso, molte delle riprese sono state effettuate nei quartieri più malfamati di Los Angeles, contribuendo alla riuscita di una regia solida che, dopotutto, non fa del realismo solo una pretesa. Convincente e sopra le righe Washington, che offre una performance sicura: inevitabile che Ethan Hawke (benché anch'egli candidato all'Oscar) sia messo in ombra dalla vena straripante del collega. Operazione piacevole e a tratti accattivante nella quale, comunque, l'intreccio lievemente lacunoso e la sottile retorica (presente soprattutto nel finale) risultano non poco fastidiosi. Scritto da David Ayer, musiche di Mark Mancina.