Il colonnello Serling (Denzel Washington) riceve l'ordine di capire se il capitano Karen Walden (Meg Ryan), morta in seguito a uno scontro armato, meriti una medaglia al valore per la propria integerrima moralità. Intervisterà tutti i soldati posti sotto il comando della donna così da ricostruire la dinamica dei fatti.
Dopo Glory – Uomini di gloria (1989), Edward Zwick torna a parlare di guerra, concentrandosi questa volta sul conflitto del Golfo (1990-1991). Basato vagamente sulla struttura di Rashōmon (1950) di Akira Kurosawa (le diverse versioni dei fatti espresse dai soldati ne ricordano la costruzione narrativa, organizzata secondo i diversi punti di vista dei personaggi), il film viene banalizzato da toni eccessivamente trionfali e da un femminismo esasperato. Alla sua quarta collaborazione con Zwick, Denzel Washington intrepreta fiaccamente il proprio ruolo, ma non è che gli altri attori se la passino meglio. La pretesa di far rifletter su una realtà ricca di sfumature, perde il suo nobile intento sotto i colpi di uno sfacciato patriottismo a stelle e strisce.