La poliziotta Amelia Donaghy (Angelina Jolie) si ritrova sulla scena di un orribile delitto. Per le indagini, viene affiancata dal detective Lincoln Rhyme (Denzel Washington), rimasto paralizzato dopo un incidente in missione. I due scopriranno che l'assassino conosce il linguaggio della scientifica, e inizierà a comunicare con loro conducendoli all'interno di un gioco sadico e malato che solo un perfetto psicopatico può orchestrare.
Nonostante la dignitosa sceneggiatura scritta da Jeffery Deaver, una delle più grandi firme del thriller americano, Il collezionista di ossa è una vera e propria collezione di errori e di banali stereotipi, conditi da citazioni, o sarebbe meglio chiamarle scopiazzature, di film precedenti: dai grandi thriller americani degli anni Novanta a La finestra sul cortile (1954) di Alfred Hitchcock, per via dell'invalidità del protagonista, costretto a condurre le indagini da una sedia a rotelle, divenendo così la perfetta rappresentazione del voyeur. Così tanti cliché e passaggi prevedibili rendono il tutto poco emozionante e ancor meno coinvolgente. Lunghissimo e recitato maluccio.