Melissa P.
2005
Paesi
Italia, Spagna, Usa
Generi
Erotico, Sentimentale
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Luca Guadagnino
Attori
Marìa Valverde
Letizia Ciampa
Primo Reggiani
Fabrizia Sacchi
Geraldine Chaplin
Nilo Mur
Carlo Antonelli
Pier Giorgio Bellocchio
Claudio Santamaria
Marcello Mazzarella
Elio Germano
Alba Rohrwacher
La studentessa sedicenne Melissa (Maria Valverde) si innamora del suo compagno di classe Daniele (Primo Reggiani). Dopo aver fatto l'amore per la prima volta, Melissa decide di concedersi ripetutamente a più partner, si lascia coinvolgere in orge e, grazie anche alla complicità e all'incoraggiamento della nonna paterna Elvira (Geraldine Chaplin), decide di esplorare la propria sessualità nei modi più espliciti.
Adattamento del best seller 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire di Melissa Panarello, il film è un'imbarazzante accozzaglia di scene scult ed estenuante estetica leccata, il tutto votato alla ricerca di uno scandalo tanto costruito quanto gratuito e innocuo. Guadagnino si prende sul serio pur sfidando ripetutamente il senso di ridicolo e la sospensione volontaria dell'incredulità, dando vita a un pedestre romanzetto rosa dietro la cui facciata trasgressiva si nasconde un voyeurismo pruriginoso e vagamente moralista. Il disagio sentimentale della protagonista e la serie di umiliazioni cui si sottopone volontariamente vengono rappresentati con compiaciuto sensazionalismo, banalizzati da un approccio furbo e superficiale, attento a uno scalpore solo apparente nonché privo di incisività. E la redenzione finale posticcia e incoerente si rivela come l'ennesima presa in giro di un prodotto ammiccante e pretestuoso, pacchiano e irritante. Pessimo tutto il comparto attoriale a cominciare dalla protagonista Maria Valverde, tanto generosa a mostrarsi senza veli quanto interprete priva di carisma e sensualità, alla nonna interpretata da una visibilmente spaesata Geraldine Chaplin, senza dimenticare tutte le figure di contorno a cominciare dai ruoli di Elio Germano e Claudio Santamaria. Discreto successo di pubblico, malgrado l'autrice del romanzo si sia dissociata dal risultato finale. Prodotto da Francesca Neri.
Adattamento del best seller 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire di Melissa Panarello, il film è un'imbarazzante accozzaglia di scene scult ed estenuante estetica leccata, il tutto votato alla ricerca di uno scandalo tanto costruito quanto gratuito e innocuo. Guadagnino si prende sul serio pur sfidando ripetutamente il senso di ridicolo e la sospensione volontaria dell'incredulità, dando vita a un pedestre romanzetto rosa dietro la cui facciata trasgressiva si nasconde un voyeurismo pruriginoso e vagamente moralista. Il disagio sentimentale della protagonista e la serie di umiliazioni cui si sottopone volontariamente vengono rappresentati con compiaciuto sensazionalismo, banalizzati da un approccio furbo e superficiale, attento a uno scalpore solo apparente nonché privo di incisività. E la redenzione finale posticcia e incoerente si rivela come l'ennesima presa in giro di un prodotto ammiccante e pretestuoso, pacchiano e irritante. Pessimo tutto il comparto attoriale a cominciare dalla protagonista Maria Valverde, tanto generosa a mostrarsi senza veli quanto interprete priva di carisma e sensualità, alla nonna interpretata da una visibilmente spaesata Geraldine Chaplin, senza dimenticare tutte le figure di contorno a cominciare dai ruoli di Elio Germano e Claudio Santamaria. Discreto successo di pubblico, malgrado l'autrice del romanzo si sia dissociata dal risultato finale. Prodotto da Francesca Neri.
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