Lo scrittore e giornalista newyorkese John Kelso (John Cusack) si reca a Savannah, in Georgia, per documentare le festività natalizie. Resterà coinvolto e affascinato da un ambiguo caso di omicidio: il miliardario Jim Williams (Kevin Spacey) viene processato per l'assassinio del suo giovane protetto e amante Billy Hanson (Jude Law).

Da un libro di John Berendt tratto da autentici fatti di cronaca, un'opera anomala nella filmografia di Eastwood, in cui l'autore pone il suo sguardo, mai così straniato e surreale, su un profondo sud popolato da un'umanità eccentrica, dove i vivi dialogano con i morti, il vizio va a braccetto con l'ipocrisia più smaccata e la giustizia è del tutto manipolabile. Ma il film soffre di lungaggine e non ha abbastanza mordente; resta comunque affascinante l'affresco di una dixieland bizzarra e grottesca (memorabili l'uomo che porta a spasso il cane inesistente e il pazzo con le mosche attaccate al corpo). Ottimo Kevin Spacey, meno incisivo Cusack, anche se la presenza più iconica è quella della transessuale The Lady Chablis; nel cast anche Alison Eastwood, figlia del regista.