Nuovomondo
2006
Paesi
Italia, Francia
Generi
Drammatico, Storico
Durata
118 min.
Formato
Colore
Regista
Emanuele Crialese
Attori
Charlotte Gainsbourg
Vincenzo Amato
Aurora Quattrocchi
Francesco Casisa
Filippo Pucillo
Federica De Cola
Isabella Ragonese
Inizio del Ventesimo Secolo. Una famiglia siciliana, dopo un segno di buon auspicio, decide di partire per gli Stati Uniti in cerca di fortuna. Sul loro cammino, però, troveranno molte più difficoltà di quante potessero mai aspettarsi.
Arrivato al suo terzo lungometraggio, Emanuele Crialese punta ancora più in alto (rispetto al precedente Respiro del 2002) e cerca di mettere in scena una storia drammatica e realistica, ma contornata di diversi tocchi immaginifici e surreali. Lo spunto è curioso e interessante, nonostante una sceneggiatura (scritta dallo stesso regista) che ha ben poco di “nuovo” da raccontare. Le difficili condizioni degli emigranti (costretti a dormire sulla nave in letti sudici, avvinghiati gli uni agli altri) vengono mostrate con una certa crudezza ma, ciò su cui punta Crialese, è soprattutto l'incontro tra il capofamiglia Salvatore (Vincenzo Amato) e la soave Lucy (Charlotte Gainsbourg), presenza misteriosa ed eterea inserita in un contesto (la terza classe) che non sembra appartenerle. I guizzi visivi (il fiume di latte) non mancano, ma si perdono in un mare di scelte convenzionali, ridondanti e un po' semplicistiche. Una sequenza, però, impressiona davvero: la partenza della nave dal porto siciliano con la folla che viene divisa tra chi resta e chi tenta la fortuna oltreoceano. Un po' poco, in ogni caso, per poter convincere fino in fondo. Generoso Leone d'argento per il “film rivelazione” della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia 2006.
Arrivato al suo terzo lungometraggio, Emanuele Crialese punta ancora più in alto (rispetto al precedente Respiro del 2002) e cerca di mettere in scena una storia drammatica e realistica, ma contornata di diversi tocchi immaginifici e surreali. Lo spunto è curioso e interessante, nonostante una sceneggiatura (scritta dallo stesso regista) che ha ben poco di “nuovo” da raccontare. Le difficili condizioni degli emigranti (costretti a dormire sulla nave in letti sudici, avvinghiati gli uni agli altri) vengono mostrate con una certa crudezza ma, ciò su cui punta Crialese, è soprattutto l'incontro tra il capofamiglia Salvatore (Vincenzo Amato) e la soave Lucy (Charlotte Gainsbourg), presenza misteriosa ed eterea inserita in un contesto (la terza classe) che non sembra appartenerle. I guizzi visivi (il fiume di latte) non mancano, ma si perdono in un mare di scelte convenzionali, ridondanti e un po' semplicistiche. Una sequenza, però, impressiona davvero: la partenza della nave dal porto siciliano con la folla che viene divisa tra chi resta e chi tenta la fortuna oltreoceano. Un po' poco, in ogni caso, per poter convincere fino in fondo. Generoso Leone d'argento per il “film rivelazione” della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia 2006.
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