Parla con lei
Hable con ella
2002
Paese
Spagna
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Pedro Almodóvar
Attori
Javier Cámara
Darío Grandinetti
Rosario Flores
Leonor Watling
Geraldine Chaplin
Benigno (Javier Cámara), giovane e sensibile infermiere, assiste Alicia (Leonor Watling), una ragazza in coma da quattro anni; Marco (Dario Grandinetti), invece, si prende cura della sua sua fidanzata Lydia (Rosario Flores), ridotta a uno stato vegetativo. Le vite dei quattro personaggi s'intrecceranno tra loro e andranno incontro a un destino inaspettato.
Dopo lo strepitoso successo di critica e di pubblico ottenuto con Tutto su mia madre (1999), Pedro Almodóvar coniuga qui la sofisticazione del melodramma classico, la complessità dell'intreccio postmoderno e la cifra stilistica del grande cinema d'autore con una invidiabile capacità di sintesi. In Parla con lei gli ingredienti sono diversi: la solitudine, il rapporto di coppia e, perfino, il cinema in un mélange dove la musica (la voce vellutata di Caetano Veloso, la splendida colonna sonora di Alberto Iglesias) e la danza (le suggestive coreografie di Pina Bausch) si fondono a una sceneggiatura di sottile pulizia drammaturgica e a una messa in scena nobilitata da soluzioni figurative folgoranti (fotografia di Javier Aguirresarobe). Un'opera profondamente matura, realizzata da un ex ribelle che ha saputo covertire l'irriverente spirito anarchico degli esordi in una profonda riflessione di alto rigore morale. Golden Globe come miglior film straniero e Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2003.
Dopo lo strepitoso successo di critica e di pubblico ottenuto con Tutto su mia madre (1999), Pedro Almodóvar coniuga qui la sofisticazione del melodramma classico, la complessità dell'intreccio postmoderno e la cifra stilistica del grande cinema d'autore con una invidiabile capacità di sintesi. In Parla con lei gli ingredienti sono diversi: la solitudine, il rapporto di coppia e, perfino, il cinema in un mélange dove la musica (la voce vellutata di Caetano Veloso, la splendida colonna sonora di Alberto Iglesias) e la danza (le suggestive coreografie di Pina Bausch) si fondono a una sceneggiatura di sottile pulizia drammaturgica e a una messa in scena nobilitata da soluzioni figurative folgoranti (fotografia di Javier Aguirresarobe). Un'opera profondamente matura, realizzata da un ex ribelle che ha saputo covertire l'irriverente spirito anarchico degli esordi in una profonda riflessione di alto rigore morale. Golden Globe come miglior film straniero e Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2003.
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