Partita di piacere
Une partie de plaisir
1975
Paesi
Francia, Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
100 min.
Formato
Colore
Regista
Claude Chabrol
Attori
Danièle Gégauff
Paul Gégauff
Clémence Gégauff
Paula Moore
Cècile Vassort
Giancarlo Sisti
Mario Santini
Philippe (Paul Gégauff) e Esther (Danièle Gégauff) sono una coppia felice ma, per evitare la monotonia della vita coniugale, lui esorta lei a tradirlo. Presto però la gelosia lo farà impazzire. Buona parte della filmografia di Claude Chabrol, fino al vero e proprio adattamento del 1991, è colma di rimandi a Madame Bovary di Gustave Flaubert, ma Partita di piacere ne dichiara apertamente la filiazione, pur se il personaggio femminile sottomesso non è che un pretesto per mettere in scena la crisi d'identità dell'uomo dopo la liberazione sessuale della donna. Scritto dallo storico sceneggiatore di Chabrol, Paul Gégauff, lo script è una surreale rievocazione della sua vera vita di coppia, che egli stesso interpreta insieme a sua moglie (Danièle Gégauff) e sua figlia (Clémence Gégauff): un'autobiografia inquieta e violenta, probabilmente esorcizzante, sullo sfondo politico della classe borghese post-sessantotto, fintamente intellettuale e anticonformista, già nota e analizzata nei vizi e contraddizioni dalla collaborazione tra Chabrol e Gégauff in Donne facili (1960), Les biches (1968) o Trappola per un lupo (1972). Ma qui a prevalere è piuttosto un senso umoristico, che a tratti sfiora il ridicolo volontario, che pare prendersi gioco sia del suo protagonista e delle sue motivazioni folli e fallimentari, sia della controparte femminile, vittima e insieme vincitrice nella partita sociale dell'emancipazione della coppia aperta. Il linguaggio diretto e spudorato, unito a immagini simboliche e scene epicamente ironiche, salvano la pellicola dal baratro dell'inutile grottesco fine a se stesso. Ma il risultato è comunque imperfetto, autocompiaciuto e altalenante, anche se può essere apprezzato da coloro che vorranno stare al gioco. E l'ironia della sorte giocò per Gégauff anche fuori dal cinema: nel 1983 fu accoltellato dalla seconda moglie nella notte di Natale.
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