A doppia mandata
À double tour
1959
Paesi
Francia, Italia
Genere
Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Claude Chabrol
Attori
Madeleine Robinson
Antonella Lualdi
Jacques Dacqmine
Jean-Paul Belmondo
Jeanne Valeriè
Bernadette Lafont
Un uomo sposato, Henri (Jacques Dacqmine), appartenente alla provincia operosa e sulla carta di buone abitudini, inizia una relazione sentimentale con un'attrice, Léda Mortoni (Antonella Lualdi): una liason che lo induce a maltrattare la propria famiglia. Il figlio (André Jocelyn) non ci sta e fa fuori l'attrice, anche se, quando cerca di depistare le tracce e confondere le prove, finisce con l'inguaiarsi ancor di più.
Tratto dal romanzo The Key to Nicholas Street di Stanley Ellin, quello di Claude Chabrol, esponente della Nouvelle Vague, è un film che scava nei segreti e nelle ombre della vita di provincia, delineandone uno spaccato amaro e al vetriolo, che il regista gestisce assai bene articolandolo nelle forme del giallo sentimentale e del thriller ad altissimo tasso emotivo, girato in maniera suadente ed elegante, con poche sbavature e con enorme consapevolezza dei propri mezzi e dei bersagli precisi della propria denuncia. Chabrol è tagliente come un rasoio, ma sa smussare tale componente con una morbidezza di rara impassibilità, che s'adatta alle atmosfere descritte, mimetizzandosi sapientemente nel bel mezzo di esse. A non convincere del tutto, però, sono gli sviluppi di un intreccio non proprio brillante e un tantino forzato, ma che l'autore riesce comunque a ravvivare qua e là con la sua dose vigile e saettante di cinismo, mai gratuito e quasi sempre sincero. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, dove Madeleine Robinson (Thérèse) vinse il premio come miglior attrice. Jean-Paul Belmondo, eccessivo e sfrontato nella sua interpretazione, veste i panni di László Kovács, pseudonimo del Michel Poiccard di Fino all'ultimo respiro (1960) di Jean-Luc Godard.
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