Justice (Janet Jackson) è una ragazza di Los Angeles che si diletta a comporre poesie. Per guadagnarsi da vivere, lavora in un centro estetico ma, in seguito all'uccisione del suo fidanzato, sprofonda in una grave crisi depressiva. Un viaggio in compagnia di alcuni amici potrebbe aiutarla a superare lo shock: tra loro vi è Lucky (Tupac Shakur), infatuato di Justice e intenzionato a corteggiarla. John Singleton vorrebbe riproporre parte delle tematiche affrontate in Boyz n the Hood (1991), capovolgendone il punto di vista e andando a virare sulla controparte femminile: ma il risultato è decisamente più edulcorato del film antecedente ma, soprattutto, meno intenso. Poetic Justice, infatti, non è altro che una sterile opera sentimentale, priva dell'impatto emotivo che il regista losangelino aveva già saputo approfondire in precedenza. Uno sguardo su qualche piccolo dramma non riesce mai veramente a catturare l'attenzione, e la “rivisitazione” del concetto di road movie è confezionata con superficialità. Si intravedono alcune sequenze interessanti, ma non è sicuramente sufficiente. Discreto esordio cinematografico di Janet Jackson (sorella del ben più celebre Michael), candidata all'Oscar e al Golden Globe per la miglior canzone originale, Again. Al suo fianco un altro cantante: il celebre rapper Tupac Shakur, già apparso in precedenza sul grande schermo.