Un gruppo di pompieri del piccolo paesino di Viggiù si reca a Milano per assistere allo spettacolo della rivista omonima. Flaiano sostenne, acutamente, che il film non andasse giudicato in quanto tale ma come documentario sulla rivista teatrale. Infatti, se non può in alcun modo considerarsi degna di attenzione filmica, l'opera di Mattoli, costituita di una serie di sketch inseriti nella cornice del palcoscenico, è tuttavia un documento prezioso di un certo tipo di spettacolo teatrale che tanto ha dato alla settima arte, in termini di scene e attori, molti dei quali presenti nel film. Tra tutti, merita lo sketch di Totò con Castellani, tratto dalla rivista C'era una volta il mondo.