Parigi. In seguito all'arresto del marito Stephan (Anthony Higgins) per ricettazione di opere d'arte, la bellissima Marya (Isabelle Adjani) viene coinvolta nel morboso ménage degli Heidler (Alan Bates e Maggie Smith), una ricca coppia inglese che la ospita con benevolenza. Quando Stephan viene rilasciato, Marya non troverà più la sua solidarietà, né quella degli Heidler. James Ivory si ispira all'omonimo romanzo (in origine pensato con il titolo Postures) del 1929 della britannica Jean Rhys (1890-1979), e riconferma la sua vocazione all'accademismo e a una raffinatezza piacevolmente superficiale da californiano in vacanza-premio in Europa. Una gioia per gli occhi, ma mancano la carne e la passione. Intenso e bravissimo il thespian Alan Bates, veterano del palcoscenico, e gran duello d'attrici: Isabelle Adjani non è mai stata così bella e dimostra un talento più che interessante (aggiudicandosi la Palma d'oro come miglior attrice al Festival di Cannes), mentre Maggie Smith è infallibile in un ruolo nervoso e vibrante.