Robin Hood
Robin Hood
1973
Paese
Usa
Generi
Animazione, Commedia, Avventura
Durata
83 min.
Formato
Colore
Regista
Wolfgang Reitherman
Nella foresta di Sherwood, Robin Hood, in compagnia dell'amico Little John, ruba ai ricchi per dare ai poveri. Nel frattempo Re Riccardo Cuor di Leone viene “spinto” a partire per le crociate dal sibillino Sir Biss: il trono vacante viene presto occupato dal fratello del sovrano, l'infantile Giovanni Senzaterra che, con l'aiuto del maligno sceriffo di Nottingham, vessa i sudditi fino allo sfinimento.
Disney gioca la carta dell'antropomorfizzazione dei personaggi – hanno movenze e ambizioni innegabilmente umane nonostante la natura animale – e la vincola alla leggenda dell'eroe popolare inglese, protagonista di numerose trasposizioni cinematografiche e televisive. Quella Disney, completata poco dopo la morte di patron Walt, è forse (insieme al Robin e Marian di Richard Lester, del 1976) una delle più interessanti. Robin, non a caso una volpe – ed è sottinteso che a ogni personaggio corrisponde una certosina controparte animale che ne sviluppi al meglio i caratteri – è un protagonista carismatico, e il Most Valuable Player di uno dei risultati Disney più gioiosi, coraggiosi e coinvolgenti. Gli fa eco una co-protagonista dolce e aggraziata come Lady Marian, vittima del processo d'antropomorfizzazione che riveste l'intero film: pur se di sangue reale, nell'immaginario collettivo (e in quello del merchandising) non viene considerata come le classiche principesse protagoniste di altre opere Disney. Attorno a loro, da Sir Biss a Lady Cocca (la gallinacea balia di Lady Marian), fino all'usurpatore Giovanni (un leone pieno di disfunzioni), al tasso Fra Tuck, al lupo sceriffo di Nottingham e al fedele Little John (l'orso da amico del protagonista), il reparto comprimari funziona alla perfezione. Momenti esilaranti si contrappongono a scene d'azione scatenate e l'allegria si stempera nella malinconia e nella disperazione degli abitanti di Sherwood oppressi da un sovrano bizzoso e avido: una ricchezza narrativa ben sottolineata da una delle colonne sonore più belle e memorabili fra gli accompagnamenti dei classici Disney. La cornice con il menestrello Cantagallo dà un'ulteriore allure di storicità medievale. Peter Ustinov, nella versione originale, doppia il personaggio di Giovanni Senzaterra.
Disney gioca la carta dell'antropomorfizzazione dei personaggi – hanno movenze e ambizioni innegabilmente umane nonostante la natura animale – e la vincola alla leggenda dell'eroe popolare inglese, protagonista di numerose trasposizioni cinematografiche e televisive. Quella Disney, completata poco dopo la morte di patron Walt, è forse (insieme al Robin e Marian di Richard Lester, del 1976) una delle più interessanti. Robin, non a caso una volpe – ed è sottinteso che a ogni personaggio corrisponde una certosina controparte animale che ne sviluppi al meglio i caratteri – è un protagonista carismatico, e il Most Valuable Player di uno dei risultati Disney più gioiosi, coraggiosi e coinvolgenti. Gli fa eco una co-protagonista dolce e aggraziata come Lady Marian, vittima del processo d'antropomorfizzazione che riveste l'intero film: pur se di sangue reale, nell'immaginario collettivo (e in quello del merchandising) non viene considerata come le classiche principesse protagoniste di altre opere Disney. Attorno a loro, da Sir Biss a Lady Cocca (la gallinacea balia di Lady Marian), fino all'usurpatore Giovanni (un leone pieno di disfunzioni), al tasso Fra Tuck, al lupo sceriffo di Nottingham e al fedele Little John (l'orso da amico del protagonista), il reparto comprimari funziona alla perfezione. Momenti esilaranti si contrappongono a scene d'azione scatenate e l'allegria si stempera nella malinconia e nella disperazione degli abitanti di Sherwood oppressi da un sovrano bizzoso e avido: una ricchezza narrativa ben sottolineata da una delle colonne sonore più belle e memorabili fra gli accompagnamenti dei classici Disney. La cornice con il menestrello Cantagallo dà un'ulteriore allure di storicità medievale. Peter Ustinov, nella versione originale, doppia il personaggio di Giovanni Senzaterra.
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