La spada nella roccia
The Sword in the Stone
1963
Paese
Usa
Generi
Animazione, Avventura, Musical
Durata
79 min.
Formato
Colore
Regista
Wolfgang Reitherman
Il biondo orfanello Artù, detto Semola, viene schiavizzato dal padre adottivo e dal fratellastro Caio, un bietolone che si allena per vincere il torneo cavalleresco che decreterà il nuovo reale inglese. Con l'aiuto dello svampito mago Merlino e del furbo, ma stizzoso, gufo Anacleto, Semola si troverà a raggiungere risultati impensabili.

Ispirato al romanzo omonimo di T.H. White, pubblicato nel 1938, il 18esimo classico Disney si muove agilmente tra la materia letteraria presa a modello e una garbata e parimenti ilare costruzione narrativa, che trova nella sbadataggine dell'arruffato Merlino e nella dolcezza di Semola la chiave perfetta: il sincero rapporto – spesso anche di contrasto – tra i due è, sostanzialmente, la molla che rende il film un gradevole esempio di racconto d'amicizia, valore e onestà. Semola è l'eletto, colui che estraendo la spada assurgerà al ruolo di sovrano che gli spetta; Merlino il precettore, la guida spirituale (in questo caso lievemente sgangherata e lunatica) che ne valorizza l'animo. Interessanti le sequenze di trasfigurazione, dove i due protagonisti si trasformano in animali, ogni volta, per imparare qualcosa di diverso: come in molti altri lungometraggi Disney, è ancora una volta il ricorrere a esperienze magiche che concorre a formare o, il più delle volte, a salvare il personaggio principale. In questo caso l'arte magica diventa una vera e propria scienza, con una prossemica ben precisa che si concretizza nell'indimenticabile duello tra Merlino e la subdola, machiavellica Maga Magò: i due si scontrano mutandosi vicendevolmente in bestie differenti, ma quando lei bara, lui la punisce con l'arma in fondo più potente, quella dell'intelligenza. Tre anni di lavorazione, buon successo al botteghino e candidatura all'Oscar per la colonna sonora di George Bruns.
Maximal Interjector
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