Rocky (Sylvester Stallone) ha nuovamente riconquistato il titolo di campione del mondo di pesi massimi grazie all'aiuto dell'amico Apollo Creed (Carl Wheathers). Il protagonista dovrà qui scontrarsi con Ivan Drago (Dolph Lundgren), un avversario arrivato dall'URSS. Più che un incontro sportivo, uno scontro tra paesi in guerra (fredda).

Il quarto capitolo della saga sul pugile italoamericano incontra qui per la prima volta l'attualità più stringente, collocandosi in piena epoca propagandistica reaganiana. La trama rispetta quindi dei canoni extrasportivi, in base ai quali la conquista di un paese nemico è il vero fulcro narrativo della vicenda. Lo stereotipo si spinge fino ai protagonisti: da una parte c'è il pugile russo glaciale e indistruttibile (Lundgren), venuto a combattere i buoni atleti statunitensi. Le scene (s)cult sono innumerevoli: dalla patriottica performance di James Brown alla celeberrima minaccia di Drago, «Ti spiezzo in due». Seguito da Rocky V (1990) e Rocky Balboa (2006).