Tanja (Elena Koreneva) è innamorata di Sergej (Evgenij Kindinov) ma, credendolo morto sotto le armi, sposa un altro uomo (Aleksandr Zbruev). Sergej, però, è vivo e torna a casa. In un'operazione dal fine piuttosto ambiguo, Andrej Končalovskij sviluppa una sorta di parodia del genere musical-sentimentale hollywoodiano, trasferendolo in territorio sovietico e mescolandolo a sperimentazioni visive e sonore di ogni genere. Il progetto è ambiziosissimo ma, nonostante abbiano lavorato insieme a inizio carriera, Končalovskij non è Tarkovskij e il risultato è autocompiaciuto e fine a se stesso. Un accumulo stilistico poco coerente non riesce a nascondere il vuoto di un progetto che, volendo dire troppo, finisce per non dire alcunché. Tra i peggiori risultati della carriera del regista, Romanza degli innamorati è un film che riesce anche a irritare, soprattutto quando vuole svelare la finzione che sta dietro al fare cinema.