Il guardiaparco di Yellowstone Bob Crane (Tom Schanley) si precipita a Milano perché sente telepaticamente che la sorella gemella Jessica (Nicola Perring) è in pericolo. Arrivato in città, scopre che la ragazza è sparita. Dopo l'insuccesso di Mystère (1983), Carlo Vanzina prova ancora la strada del thriller lasciando da parte le cafonate vacanziere e le risate. Il regista, che dice di essersi ispirato a Omicidio a luci rosse (1984) di Brian De Palma, firma una pellicola scadente, vacua e senza tensione (il fondo è toccato quando vengono mostrate in soggettiva le forbici, arma del delitto). Sembra quasi che Vanzina cerchi nel thriller una scusa per mostrare nudità, in una storia surreale e priva di qualsiasi velleità artistica. La critica al mondo della moda non è riuscita, condotta in modo troppo dozzinale. Nel 1988 è stato fatto un seguito diretto da Dario Piana.