Peter Parker (Tobey Maguire) può vivere finalmente il suo sogno d'amore con Mary Jane (Kirsten Dunst), ma emergono nuove verità sulla morte di suo zio Ben. Inoltre, Harry (James Franco) ha scoperto il segreto di Goblin e un simbionte arriva dallo spazio minacciando Peter.

Il terzo e ultimo capitolo della trilogia su Spider-Man è, di fatto, una cocente delusione per i fan dei primi due episodi, Spider-Man (2002) e Spider-Man 2 (2004). La prima parte del film resta in linea con i precedenti capitoli: regia discretamente curata, personaggi equilibrati e una sceneggiatura che sembra funzionare ed essere preludio a un altro successo. Da metà film, però, la casa di produzione vince sull'autore Raimi e il risultato è una pacchiana dimostrazione degli effetti che il simbionte ha su Peter, mentre la messinscena appare appiattita e omologata allo stile commerciale richiesto, soprattutto nell'insipido finale. Troppa carne al fuoco e una sequela interminabile di scene d'azione fini a se stesse che finiscono per sfiancare l'attenzione dello spettatore. Menzione a parte la meritano i villains: l'Uomo Sabbia (Thomas Haden Church) è abbastanza convincente, mentre Venom (Topher Grace), la nemesi di Spider-Man, che avrebbe meritato un capitolo a sé, si limita a un'apparizione fugace.